il risvolto scientifico
La mia disamina espositiva non poteva trovare maggiore conferma; e andrebbe divulgata quanto più prontamente, almeno presso chi potrà valutarne le implicazioni e rifletterle ad altri. Non mi aspetto che accada; informo e mi basta. So bene quanto sia sempre stato più facile coinvolgere le persone con mistificazioni e falsità, che aiutarle ad aprire gli occhi. Spero solo che troppa enfasi non dia adito al dubbio che si tratti di un espediente; è pura verità che scrivo in tempo reale.
Ad ogni modo, ciò che conta saranno i fatti a venire.
“Non dimentichiamo che dal punto di vista della Fisica Vibrazionale, tutti i processi biologici dipendono dalle interazioni dei campi elettromagnetici e gravitazionali. Tanto per intenderci, la sfera terrestre è una cavità echeggiante al pari di una cassa armonica, tipica degli strumenti musicali. Non a caso, il nostro pianeta canta una nota particolare, denominata Frequenza Schumann.
Nel 1952, essa è stata perfettamente calcolata in 7,83 Hz, un infrasuono che si situa all’ottava inferiore della capacità uditiva dell'uomo. Pensate che qualsiasi attività umana organica e vitale (pensiero, battito cardiaco, sentimento d’amore, immaginazione...) pulsa in risonanza con tale Suono Madre.
La nostra stessa salute dipende dall'accordo con siffatto tono. Ci viene in mente anche l’alterazione artificiale, di cui è fatta oggetto tale Frequenza della Terra, sempre a causa degli apparati militari e servizi segreti amerikani. Per quale motivo? Per impedirci di sognare, di fantasticare, d’inventare e di stare in pace con noi stessi e con gli altri.”
Tutti motivi che fanno capo ad uno unico: il perentorio dominio incontrastato sulle condizioni di vitalità e di sussistenza spirituale e di conseguenza fisiologca dell´intera razza umana.
E sennò, perché disseminarle in questo modo? invece di altrettante opere di bene? che a Dio interessino di più le croci? o non sarà il nostro territorio che conta di più, anche se questo non ha a che fare esattamente con l´Amore… Spero divenga chiaro per tutti i fedeli.
Possibili approfondimenti in corso sono riferibili agli articoli e documenti offerti dal sito: sedonanomalies, mentre sotto il titolo LIFE IS FREQUENCY un curioso pacchetto offre di sperimentare i prima persona la frequenza di 45 Hertz, la più alta delle 7 risonanze definite Schumann, che neanche a farlo apposta è 100 volte lo scarto di 0.45 tra 7,38 e 7,83 (lo stesso rapporto scalare tra le croci distribuite e la croce finale).
Tale scartamento, quale bassissima frequenza risultante dall´interferenza tra le due, potrebbe assumere implicazioni armoniche finalizzate a generare una distonia permanente o polarizzante nel sistema armonico globale, nel quale si integra con tutta evidenza; o semplicemente rientrare nella normale escursione giornaliera già sperimentalmente registrata di ±0,5; ulteriori ricerche mirate potrebbero appurarlo.
Quel che è certo, si parla di effetti psicofisici connessi, e non solo di quelli.
Quando i raggi del sole risuonano con la ionosfera della Terra, [questa frequenza] squilla in modo molto simile a un campanello. 45 Hertz è la più alta frequenza rilevata durante questo fenomeno.
Si tratta di una frequenza interessante in quanto consente sia un approccio di proporzioni cosmiche [di per sé] piuttosto raro, che di aprir la coscienza alla vastità delle interazioni quotidiane tra la Terra e il Sole. Stante la sua relazione con una fenomenologia di tale portata, questa frequenza è utilizzata sovente per aiutare gli ascoltatori a conseguire un senso di prospettiva cosmica.”
Che tutto ciò sia effettivamente praticabile con effetti apprezzabili, più che non un semplice gadget introduttivo, le prime nozioni associate ai dati in esame sono destinate senza riserve ad individuare precise relazioni tra mente-coscienza-ambiente planetario, nonché all´equilibrio funzionale fisiologico; ed è ciò che in tutto il contesto rileva. Non è una novità che gli interessi di mercato siano svelti a sopravanzare la stessa scienza; ma quella che interessa quest´ambito è la direzione a cui puntano, datosi che d´improvviso fa la sua comparsa chi dimostra di saperla molto più lunga e da chissà quanto tempo.
Da una dettagliata indagine di Brian David Andersen riporto:
“ La frequenza di un'onda elettromagnetica non è precisa e fluttua leggermente … … al di sopra e al di sotto della media di Hertz 7.5.
La maggior parte degli scienziati rilevano la Risonanza di Schumann a 7,83, ma il lieve aumento al di sopra del 7,5 … è dovuta a fulmini, tornado e uragani che stressano l'area tra la superficie terrestre e la ionosfera.
L'ampiezza di una frequenza in un elemento chimico può venire alterata da temperatura e pressione.
Mediante spremitura, cottura o congelamento dell´elemento chimico di silicio, l´ampiezza delle frequenze fondamentali di risonanza e le relative frequenze armoniche della molecola verrà radicalmente alterata. La variazione d´ampiezza provocata dal fluttuare di temperatura e pressione potrà manifestarsi con una frantumazione del silicone, fusione o sopraggiunta fragilità.
Condizioni meteorologiche di alta e bassa pressione, tempeste nel deserto e bufere di neve probabilmente alterano l'ampiezza del pianeta spostando leggermente la frequenza fondamentale di risonanza e le relative frequenze armoniche …
Queste ed altre considerazioni autorizzerebbero a supporre che la frequenza di 7,38 fosse originariamente quella significativa per la Terra, alterata nel tempo e con il progressivo inquinamento dell´atmosfera e ionosfera ad opera dell´incauto incedere ‘scientifico’; in tal caso il suo effetto potrebbe ripristinare un andamento frequenziale superato, subentrando ed appropriandosi la struttura generante (che si serve del sistema croci) dell´orchestrazione di una nuova era artificiale, che manterrà in tal modo ancorata al livello più basso della cadenza 6-6-6. Dal documento menzionato riemerge anche l´importanza del numero 18 (cfr. Anatomia del nome-numero 666); ma non vorrei appesantire; mi limito a sottolineare che 738 e 783 assommano ovviamente valore 18, ma solo 738 diviso per 6 dà un numero intero con la particolare attinenza; ed è più vicino al valore 7.5 di quanto lo sia 7.83.
Aggiungo, senza inglobarlo, un video che documenta fin dalle prime battute riferimenti tra i più introduttivi al nostro assunto.
È un po' lungo ma, se vi paiono interessanti alcune informazioni iniziali:
“Negli anni 60-70, studiando l´effetto delle onde ELF sulla psiche umana, il dr. …” non perdetevi neppure quelle finali, poiché sono strettamente attinenti al nostro contesto.
In particolare, riguardo alle frequenze di 6.6 Hz (e perché non 6,66?) che causano depressione, e 7,38 Hz. portante di benessere etc., vorrei far notare che non mi sembra nemmeno il caso di chiamare scoperta, se non l´attribuzione specifica di determinati sintomi di pensiero e comportamento a ciascuna; giacché appare ovvio persino al buon senso che ogni stato d´essere e non solo d´animo, ogni espressione e manifestazione in questa ed altre dimensioni sia strettamente connessa a determinate frequenze vibratorie, relativi stati armonici e fattori di risonanza.
Quanto alla presente affabulazione, non è che un´ipotesi, ma di certo queste misure pre-ordinate non nascono dal nulla, né dall´estro di una o due veggenti: chi le ha dettate smuovendo la partecipazione di mezzo mondo sa già di cosa si tratta e dove vuole arrivare.
Siamo noi a non saperlo.
"In armonia con quanto si legge in Apocalisse 17 della meretrice 'sedente sopra molte acque' che 'son popoli e moltitudini e nazioni e lingue' Apocalisse 17:15, il mare dal quale Giovanni vede salire la bestia ha da intendersi anche qui come simbolo delle moltitudini umane spinte come le onde, or qua or là, dai venti che le dominano. Bastan poche intelligenze, poche volontà risolute, spesso anche una sola, per trascinare le masse umane, imporsi a loro e farsi acclamare ed ubbidire"
laparola.net - Apocalisse13
Una interpretazione che può risultare significativa: ‘le onde’, come pure ‘I venti che le dominano’ possono indicare a maggior ragione [onde] di frequenze, e questo brano a cui rimando per la migliore consultazione dei testi, riprende bene certe premesse.
Vogliamo tentarlo un collegamento?
Ancora a proposito dell´Apocalisse [§:13.1]: vidi salire dal mare una bestia che aveva dieci corna e sette teste… un interessante resoconto di ricerca scientifica di Benjamin Lonetree spiega che le frequenze di risonanza planetaria che popolano lo spazio tra superfice terrestre e ionosfera sono sette, ben distinte ed articolate tra loro; tanto da essere poste in relazione matematica con le vibrazioni dei chakra (i centri energetici sottili e basilari) del corpo umano.
Ora, la sagoma della croce assomiglia in effetti assai più ad una spada che ad una normale croce, e la serie di corrispondenze si dilata, aprendo un nuovo paragrafo d´inchiesta… Da un lato le molteplici e non sempre dotte traduzioni, possono soddisfare una rappresentazione già all´epoca ben poco comprensibile. A parte ad es: il “fare un'immagine alla bestia”, che in italiano corretto non vuol dire gran che; lo stesso uso dell´imperfetto “che aveva ricevuto la ferita” è un arbitrario adattamento di comodo,
per rendere sintatticamente un´interpretazione sinottica ed appariscente, di poi imposta con autorevolezza. Senza considerare che una bestia con 7 teste e 10 corna è quanto meno inusuale, e dunque richiede tutt´altro genere di approccio interpretativo.
Occorre riprendere la sequenza all´inizio del Cap. 13 (che traduco alla lettera dal latino):
-
[1] E vidi una bestia salire dal mare, che aveva dieci corna e sette teste…
- [2] La bestia che io vidi era simile a un leopardo, i suoi piedi erano come d'orso e la sua bocca come bocca di leone. Il drago le conferì la sua potenzialità, il suo trono e grande potestà.
[verosimilmente attributi geo-politici, che allo stato attuale sorvolo]
Del mare abbiamo già detto. Le dieci corna per ora restano un enigma, - potrebbero rappresentare altrettante diramazioni del culto, approdate alle confessioni di varie Chiese, quali potrebbero tendere (e già accade) ad uniformare-unificare il proprio potere a quello singolo dominante della prima bestia; ma anche su questo le interpretazioni-supposizioni si sprecano, e per ora non v´è nulla da aggiungere - ma se le sette teste trovano corrispondenza, allora anche la spada;
In tal caso, “ferita” potrebbe star ad indicare una forte scossa, un impulso di avvio, che scatta al conficcare la grande croce nel suolo; capace di sovvertire un ordine vitale (la prima Risonanza Schumann 7,83 di 7) ma che verrà ripristinato con l´aver “ripreso vita” (come alcuni prediligono, più che ‘tornata in vita’ - in ogni caso l´effetto di habetè “ et vixit”).
- [3] E una delle sue teste come colpita a morte, e la plaga della sua morte viene guarita. E ne è ammirata tutta la terra al seguito della bestia;
Et unum de capitibus suis quasi occisum in mortem, et plaga mortis eius curata est.
Et admirata est universa terra post bestiam, |
una versione “ufficiale”
Una delle sue teste sembrò colpita a morte, ma la
sua piaga mortale fu guarita. Allora la terra intera presa d`ammirazione, andò dietro alla bestia
|
Si noti subito che il testo riferisce come uno stupore ossequioso della Terra *[cfr. sotto], non di genti o di popoli; ma la cosa più inaspettata è che plaga significa sia ferita che area, zona, estensione.
È una visione che collima a meraviglia con l´enunciato primo: "Quando questa Croce sarà innalzata da terra, Io attirerò tutto a Me".
Non innalzata, ma conficcata, proprio come una spada, La porzione visibile [nelle foto] infatti non corrisponde mai alla dimensione totale, ma solo e probabilmente a 4/6 di altezza.
Potrebbe essere considerata tesi molto estrosa, se non fosse che una montatura di falsità e di bugie ha già mobilitato decine di migliaia di persone nel mondo su delle basi cognitive che, ancorché inaccessibili ai più, non si fermano affatto al mero simbolismo; se non per il fatto che con tutta probabilità, la stragrande parte della gente non se ne accorgerà neppure, come oggi non si rende conto delle ELF che la stanno già manipolando, da svegli e nel sonno. Tanto da consentire all'Essere promotore di tutto questo di darsene vanto a 360°!
Potrebbe emergere sì e no in seguito, in un tempo da verificare, se non il presente, il trait d´union tra le due compagini, Dozulé-Vaticano, dai versetti riferiti alla seconda bestia:
- [14] Et seducit habitantes terram propter signa, quae data sunt illi facere in conspectu bestiae, dicens habitantibus in terra, ut faciant imaginem bestiae, quae habet plagam gladii et vixit.
- [15] Et datum est illi, ut daret spiritum imagini bestiae, ut et loquatur imago bestiae; et faciat, ut quicumque non adoraverint imaginem bestiae, occidantur.
- [14] E seduce gli abitanti della terra … dicendo … di fare una immagine della bestia…
con la dispensa della Chiesa Cattolica alla consacrazione delle croci-antenne.
Se si accetta di non forzare nulla, ma solo di cercare una versione più verosimile, ipotizzando per un attimo:
- [14] ammaestrando coloro che abitano in terra a edificare un simulacro della bestia che, ricevuto il colpo
(l´impulso? le versioni in Greco e in Inglese sono varie; ad es:“who was wounded by the
sword, and came to life” Bible in Basic Englishlett. significa “che avea subìto un colpo dalla spada ed era venuta alla vita”)
dalla spada aveva preso a vivere
non diviene tutto assai più coerente e consono agli enunciati? La dizione latina "habitantibus in terra" non si limita a definire gli umani, ma piuttosto fa distinzione tra gli individui terrestri da un essere che, come già rilevato, terreno non è. Tanto più che:
[15] E le fu concesso di dare uno spirito all'immagine della bestia, affinché l'immagine della bestia parlasse e facesse si che tutti coloro che non adoravano l'immagine della bestia venissero uccisi.
Si trova anche:
“E le fu concesso di dare uno spirito all'immagine della bestia, affinché l'immagine della bestia parlasse, e di far sì che tutti coloro che non adoravano l'immagine della bestia fossero uccisi.”
In questo caso ad es: il soggetto di “di far si che” rimane quello iniziale del periodo cioè la [prima] bestia, con implicazione ben diversa…
Valga a dimostrare che in luogo della sacralità vi è tanta inevitabile improvvisazione, ove si danno per scontate delle figurazioni al limite dell´inventiva, per poi adattarvi il linguaggio.
Si legge ad es:
seduce gli abitanti della terra, dicendo loro di erigere una statua alla bestia, che era stata ferita dalla spada ma si era riavuta. [15] Le fu anche concesso di animare la statua della bestia, in modo che / sicché quella statua perfino parlasse e potesse far mettere a morte …
L´aggiunta di “perfino” si direbbe un modo di autoconvincersi di qualcosa… di per sé assurdo.
Il compiacimento letterario è plausibile, ma trattandosi di scritture ritenute sacre - e tanto più criptiche - ogni locuzione assume una valenza specifica, avallando nel tempo un quadro vieppiù personalizzato e perciò sfocato e poco attendibile. Il fatto stesso che si proponga una Bibbia Nuova-Riveduta dopo 2000 anni …
Tutto quanto esemplificato en passant per mettere a fuoco l´idea, si applica anche alla lingua latina e quella greca - di cui vediamo rispettivamente 10 e 5 versioni, le cui varianti ed i cui criteri di interpretazione e conseguente stesura sono rimasti comunque affidati e circoscritti ad una visione locale, non solo di dubbia ispirazione, ma sempre sottoposte al volere ortodosso.
La mia impressione frustrante è che mancando un riferimento essenziale strettamente connesso ai fatti, qualsivoglia figurazione ne sia uscita distorta e non comprensibile. Non potendo inoltrarmi fino al testo originale, il caso RFID è il solo fattore focalizzato con sufficente nitidezza; ma forse proprio per la sua praticità assume un´ingiustificata priorità, se non una certa esclusiva sullo scenario atteso. Infatti questa pagina batte una pista che, anche senza i simbolismi della Rivelazione, ha tutta la valenza di una minaccia epocale.
Appuro infine che l´etimo italiano ‘plaga’ attinge il suo significato attuale (che non è di ferita) dalla derivazione latina, che non è solo di ‘ferita’ o piaga, ma dal greco evoca il senso di ‘colpo’, (la nostra scossa iniziale).
Si veda ad es. il Dizionario Devoto-Oli della lingua Italiana: plaga
|
---|
-gram- | sostantivo femminile (plurale -ghe; poet. arcaico -ge), lett.
| -testo-
| Ampio tratto di terra o di cielo (non localizzato né circoscritto): si recò in altre plaghe.
| -etim- | Dal latino plaga `piano, regione, superficie'.
| -etim- | Latino plaga `percossa', poi `ferita', da una radice onomat. attestata
anche in plangere `piangere' e nel greco plegé `colpo'.
| (c)1990, Casa Ed. Felice Le Monnier S.p.A., Firenze
|
mentre presso altri riconduce al concetto di:
|
| [plà-ga] | 1 lett. Regione, zona, tratto di terra: una vasta p. desertica
| (Dante) | || ant., estens. Parte di cielo: quindici stelle che in diverse plage / lo cielo avvivan
2 ant. Spiaggia
| Repubblica.it: Dizionari
|
Insomma, la voce ‘plaga’ non sarebbe disgiunta in Italiano da concetti affini a quelli che ritroviamo nello stesso Latino, non solo riguardanti i cieli, ma ancora più vicino al caso in esame:
|
“I) come corpo, rete, laccio, usato per la caccia, per prendere cinghiali ed altre fiere, tendere
plagas, Cic: in plagam (plagas) cadere, Ov.: ”
e ancora: “ tertius motus oritur extra pondus et plagam, ”
|
Tutti concetti che rivelano una radice in comune con il nostro assunto; anche se il concetto di rete dell´epoca era assai più ristretto, lo stesso termine verrà adottato per le comunicazioni e determinati fenomeni ondulatòri.
Superata allora la lunga ondata di traduzioni inadeguate, che si copiano l´un l´altra, ho raggiunto i dizionari di un tempo in cui appare chiaro un uso di “plaga” che, stranamente, pare scomparso dopo le traduzioni bibliche odierne che citano solo ‘ferita’.
Ne ripropongo alcuni frammenti grafici con le voci evidenziate, ed i pdf di google, presso i quali si può ripetere la ricerca.
|
Potremo cautamente accostare “quae habet plagam gladii et vixit” al concetto - se ora ha un senso -: “che ha (o possiede o detiene) l´area (o squarcio o l´estensione, o anche il campo di frequenza) della spada ed ha preso vita”?
Conoscendo la reale finalità strumentale di quella croce metallica bianco-azzurra di 738 metri rivestita di policarbonato, avreste preferito enunciarla [a Giovanni] come croce o come spada?
Come minimo è un´ipotesi che verrà tacciata di forzatura!
ma se si dà per valido anche il destino bimillenario del versetto [14], beh, oggi le spade non si usano più…
e allora perché presagire un evento di tal fatta, la cui potenzialità irreale non poteva interessare l´epopea odierna, che le spade le vede al cinema? Né il versetto illustra più di tanto, pur usando termini ben precisi, ma anzi mette d'accordo strani tempi nel declinare i verbi: “ha la ferita di spada e visse”.
Le due proposizioni: “ut faciant imaginem bestiae / quae habet plagam gladii et vixit.” potrebbero comportare un´interdipendenza, una consequenzialità implicita, non rovesciata ed emozionale ma tecnica; è invece riportata qua e là senza troppo soffermarsi, come se l´ignorante del linguaggio fosse stato Giovanni; e dunque senza mai renderla nel suo senso criptato, per ragioni comprensibili.
Me era ingenuo l´‘autore’ o è ingenuo lo spettatore che non sa e non capisce? la Rivelazione non è un racconto a fumetti!
Viene già enfatizzata [3]l´ammirazione dell´universa terra e ripreso al [12] Et facit terram et inhabitantes in ea adorare bestiam primam,si noti la rinnovata [*] distinzione: “fa sì che la terra e coloro che la abitano adorino la prima bestia la cui piaga mortale è stata curata.”; che ruolo specifico riveste ‘la Terra’ in questo scenario?
se non si innesta un nesso profondo e causale tra le due cose, perché allora di nuovo al [14] “quae habet plagam gladii …”?
mancando di altra spiegazione si è quasi costretti a tradurre “che era stata ferita dalla spada ma si era riavuta”(perciò meritava una statua); tuttavia uno scenario che si limitasse ad una siffatta rappresentazione non varrebbe più di una processione, né giustificherebbe tratti apocalittici o rivelatòri.
Inoltre “quae habet plagam gladii et vixit”non dice propriamente questo; il che non esclude che sia stata semplicemente mal tradotta fin dall´inizio.
Per quanti siano i passaggi dalla primitiva scrittura, è ovvio che si aggiungano nuovi filtri e non certo delle delucidazioni, per di più trattando cose e fatti riferiti a cognizioni tecnologiche a venire, perché è palese che di questo si tratti. Comunque la si voglia interpretare, pare proprio che una chiave determinante consista in questo evento del colpo di spada, seguìto dal vivere, sul quale si articolano tre passi indipendenti che meritano ancora un po' di attenzione:
- nel [3]non è dato il minimo cenno di cosa abbia causato la quasi uccisione [di una delle teste! dunque?]; “de capitibus suis quasi occisum in mortem”.
- Nel [12]si ripete lo stesso, riferendo però la ferita di morte alla prima bestia e non ad una sua testa, senza alcun cenno al 'gladium',
- che viene dichiarato solo al [14]; si acquisisce l´idea e rileggendo non ci si fa più caso; ma potrebbe essere un dettaglio importante. Come mai salta fuori solo ora, insieme al “faciant imaginem”? e se vi fu chi maneggiando una spada colpiva a morte una delle sette teste, perché non compare mai?
Non conosco il Greco né potrei spingermi oltre, ma se qualcuno è in grado di farlo è invitato ad esprimersi, quale che sia il suo parere e purché sia intenzionato a vederci chiaro; polemizzare o sfogare le proprie rimostranze non servirebbe e questo non è un blog.
Troverà qua gli originali delle 5 versioni dal greco:
Stephens 1550 Textus Receptus - Scrivener 1894 Textus Receptus - Byzantine Majority - Alexandrian - Hort and Westcott,
che approdano a 9 interpretazioni accreditate in lingua Inglese.
Non che per me sia tutto scontato, beninteso; mi sforzo di far luce in presenza di eventi imperniati su autentiche falsità di alto rango, preannunciate, che esigono di accendere e puntare tutti i riflettori, anche se fosse fuori campo. O, con quel che sto vedendo, dovrei tacere per sempre?
Ancora una volta - dopo aver sviscerato il tema RFID quanto basta - si dovrà prendere atto di un avversario di portata globale, capace appunto di infierire sulle sorti dell´intero genere umano, e di farlo proprio tramite il suo consenso massivo, come le Scritture ribadiscono.
Chi gestisce le antenne HAARP - il massimo pericolo oggi incombente - non lo avrà mai, né lo cercherà: un organismo militare non sente bisogno di consenso, né fa incetta di anime; ma chi se n´è nutrito per secoli e secoli il mondo in mano lo ha già avuto e cercherà di mantenerlo fino all´ultimo minuto dell´imminente resa dei conti.
Questi sono parametri che dovrà tenere in primo piano chi ha il coraggio di voler comprendere per tempo cosa bolle in pentola.
Di qualunque cosa si tratti…
Se tanto ci dà tanto, si accenna ad una nuova, inesplorata potenza attivata in qualche modo, non certo al giudizio divino di cui si fa scudo.
Un campo elettromagnetico di tale natura e portata da compromettere la stessa sopravvivenza di chi non si accorda [leggi: come uno strumento]! sembrerà inverosimile., ma “vi sono più cose in cielo e in terra, Orazio…”; e non dimentichiamo che una vasta ed incontrollata operazione è in corso.
Pur non confrontandola agli edifici molto più alti, qua c'è una panoramica dei 7 monumenti più alti sul pianeta, ed il più imponente non supera i 153 metri; tanto per farsi un´idea.
Tutto sommato, se la mia analisi è fondata, bisognerà pur riconoscere che l´idea di ritornare a vivere a seguito, se non grazie ad un ‘colpo di spada’ è piuttosto difficile da interpretare nonché da esprimere, ed ancor più improbabile sarà renderla plausibile e credibile.
Riuscite a figurarvi una croce-monumento talmente mastodontica da superare il doppio della Tour Eiffel (mt. 324)? ed il suo pur presunto effetto, se debitamente attivato, diciamo come un diapason ed alimentato da ogni angolo del globo, una volta conficcata più o meno per trecento metri nella crosta terrestre ? potrebbe arrivare a stabilire una nuova fase ondulatòria della risonanza planetaria, così come a suo tempo la Grande Piramide, costruita sul meridiano che divide in due metà la superfice delle terre emerse… E neppur allora si trattò di un fatto occasionale; ma almeno era benefico.
Due passi, dal link citato, ipotesi di ricerca astrofisica formulata assai prima di questo articolo, non finalizzata, sollevano già da soli impellenti riflessioni, perciò li traduco.
Venus, Pyramids and Earth's Resonant Frequency
“Saranno stati controllati o attutiti i cambiamenti geografici sulla Terra dalla presenza della Grande Piramide in Egitto
e di una seconda struttura massiccia, costruita in un altro punto di cruciale
longitudine-latitudine e funzionale sulla Terra? I geologi
sanno che le coordinate precise della Grande Piramide rappresentano
un punto cardine per tutti i continenti della Terra.
Avranno due strutture piramidali in punti critici d´intersezione longitudine latitudine sulla Terra funzionato come giunti cardanici per stabilizzare la Frequenza di risonanza Terrestre e le frequenze armoniche correlate?
…
La longitudine e latitudine delle due piramidi
(o una piramide, la piramide di Giza, ed una cupola o un obelisco) per controbilanciare
la Terra allorché il sistema solare è stato sbilanciato dall´espulsione di quella
Luna (rif. a Venere espulsa da Giove o Saturno - cfr. link sopra), sono state determinate da importanti eventi geologici già in essere
sulla Terra e molto probabilmente dalla traiettoria della Luna contrapposta”.
Ma per farsi un´idea più semplice ed apprezzabile - anche senza tirare in ballo la piramide di cui non sappiamo abbastanza - basterà visualizzare l´effetto di un sassolino gettato nel bel mezzo di un macero con acque tranquille (solo perché si nota meglio).
Per un approfondimento, quanto meno auspicabile, le coordinate di Dozulé oscillano con sufficente precisione (ignorando il punto esatto previsto) a 0° Longitudine e 49°19 (probab. 50° per l´occasione) di Latitudine.
“A determinare le fasi di Frequenza di risonanza della Terra hanno provveduto le sue facciate, che sono leggermente rientranti.” Sono cose poco conosciute, ma che hanno a che fare con la vita sulla terra. (clic e vai alla fonte)
Che nessuna di tante croci visibili in un campionario di foto mostri misure proporzionate a dette specifiche, è verosimile se vengono riprese dopo essere state piantate nel terreno; ma questa in fase di posa non lo è affatto, ed anzi mostra al piede un più ampio basamento, come se una struttura fissata con dei bulloni alla base in piano potesse reggere alla sollecitazione degli agenti atmosferici…
Oltre alla palese incongruenza, la lunghezza della croce in aria dovrebbe essere esattamente sei volte quella del braccio orizzontale: per tener conto della prospettiva di ripresa, basta fare riferimento al doppio della lunghezza visibile del braccio verticale superiore, giacché la croce nell´immagine dovrebbe essere alta sei volte quella misura, mentre non è che tre volte e 1/2 (sfiora con il mouse per un aiuto).
Che cosa si cerca di dissimulare?
Se non basta, insiste a falsare ogni controllo numerico quella di riferimento, elaborata appositamente e presentata nel sito con un titolo atto ad evidenziarne la magnitudine “gloriosa”:
| “LA CROCE G… PARAGONATA
AD ALTRI EDIFICI MODERNI ” | “Questo montaggio è stato realizzato per mostrare le proporzioni che la Croce Gloriosa di Dozulé, alta 738 metri x 123 avrebbe rispetto alle altre costruzioni mondiali esistenti.” | Resta da aggiungere: e falsificato! |
Più che montaggio, il termine appropriato sarebbe “montatura”.
Le sue misure rapportate alle immagini degli edifici scelti ad hoc - in specie alla Tour Eiffel, che più si presta - non corrispondono affatto: sfiorandola con il mouse appariranno quelle reali: del tracciato verde fuori tutto, o quella tracciata in rosso con un interramento in ipotesi di 1/4 ca. dell´altezza.
Sospesa sul lato destro invece (clic) la stessa croce centrale in nero, ridotta alla larghezza di quelle proporzionate alla Tour Eiffel in fig., mostra un´altezza di gran lunga inferiore persino alla parte visibile di quella già interrata, con una parvenza che convincerà i credenti, ma che non è veritiera.
In pratica, le croci richieste sono ben lontane e differenti dalla vista proposta da questa ed ogni altra effigie pur approssimative, che definire assolutamente ingannevoli non basterebbe. Poiché è la motivazione di questi trucchi che ci interessa: far pensare al croce di Gesù, mentre si tratta di ben altro!
Benché ovviamente lo si possa ritenere di second´ordine, lo stile dozzinale si [s]qualifica da solo, come altri sbandierati miracoli; ma i dettagli attestano, al di sopra di tutto, che qualsiasi idea di Dio, tranne semmai quella autoconiata di “un Dio geloso”, nulla può aver da spartire con siffatti espedienti per irretire fedeli. A meno che si tratti dell´idea di Dio che la gente vuole… In prima istanza meno cruento delle violenze etniche dei secoli passati, vien da rammentare che “il lupo perde il pelo ma non il vizio”; comunque sia, al di là degli effetti speciali rimane il pericolo sotteso.
Oltre che nelle misure in metri, il valore assoluto 6 è la costante nel rapporto tra le lunghezze dei due bracci.
Per venire al punto, allorché la croce GLORIOSA verrà insediata come postazione centrale ricevente-trasmittente … tutte queste vere e proprie antenne - che nulla hanno in comune con la crocifissione, come dimostrano le [s]proporzioni - e, notare bene: con bracci disposti da Est a Ovest
(ci ricorda qualcosa? non è forse una maniera per cercare dei anteporsi al Cristo, servendosi di mezzi che sono una Sua espressione, energetica e simbolica, peraltro da Lui già attivata? comunque sia, non si tratta di modalità che interessino la chiesa, e nemmeno la religione)
di m.1,23 ciascuno, come richiesto da Gesù (sic ! tanta la sfrontatezza, tanta la credulità), le croci colorate d'azzurro e bianco e rivestite di policarbonato bianco per renderle fluorescenti di notte, secondo le istruzioni della veggente francese, nel loro insieme potranno rivelarsi più efficenti e condizionanti delle antenne H.A.A.R.P.; e già di queste quanti si avvedono? eppure in certa misura è abbastanza noto di cosa sono capaci!
In questo caso l´ambizione è ancora più spinta, ed il livello vibratorio è più sottile nonché inesplorabile con i mezzi convenzionali. Il che comporta che molto probabilmente questo post potrebbe servire solo a testimonianza… quando sarà troppo tardi.
Se invece questo ulteriore approccio alla Rivelazione non fosse pertinente quanto il primo, rimane comunque aperto un fenomeno in corso, i cui estremi e le implicazioni sono a dir poco preoccupanti; poiché nulla sorge dal nulla, ed i manifesti che lo promuovono e sollecitano con solenni minacce urbi et orbi non dicono affatto la verità, ma trascinano l´uomo verso qualcosa di subdolo e pertanto insidioso.
Gran parte dei simboli espressi trovano riscontro nelle parole di Giovanni e, anche quando riferissero eventi diversi - alcuni dei quali non ancora maturi - lasciano aperti dei punti interrogativi macroscopici, ai quali sarà bene dare risposta con le scelte appropriate: perché sempre di questo si tratta.
Mi auguro che il concetto sia ben chiaro, ad evitare contestazioni non di rado basate su una lettura disattenta.
Ad ogni buon conto, quanto è rappresentato in questa pagina - comunque lo si voglia inquadrare - È ANTICRISTO!
Ignorare o sottovalutare chi si presenta - ed agisce - nel nome di Dio è stato già un duplice gravissimo errore dal passato ad oggi: - e per aver mandato a morte Colui che diceva il vero; - e per aver propugnato un falso Dio e continuare a farlo; e questi sono i soli dati di fatto certi. Le conseguenze stiamo per riaffrontarle proprio ora; e a ciascuno le sue scelte.
Sarà bene a questo punto avere contezza che proprio tale prima frequenza tradisce il nostro legame di viventi con quella base di carbonio che stiamo indagando, e cioè con la dominante tellurica e l´elettromagnetismo che ci imprigiona.
Se per suo tramite è quindi possibile porre in atto nuove e perniciose forme scientifiche di condizionamento, di sottomissione e disperazione, all´uomo sarà necessario ricorrere ad altri “toni” per poterne superare lo stesso limite naturale imposto.
Quali che siano i rimedi strumentali proposti o proponibili, non posso che rimandare al contenuto vero delle 9 LETTERE DI CRISTO, in cui non solo tutto questo è contemplato, spiegato e potenzialmente risolvibile nel futuro, ma senza le quali nozioni si ricadrebbe nella spirale del circuito razionale-speculativo che troppi danni ha già seminato.
Chi è destinato a riconoscere il messaggio, mantenga presente che CRISTO già prevede il principio di necessità di una selezione; e non LO si riconoscerà tra coloro che mietono proseliti ed adesioni a tutto spiano, non esclusa qualche forma di pagamento o di vendita, ma solo in un sentire appartato ed interiormente elevato, forse solitario ma sempre di raccoglimento senza esibizione. In altre parole non saranno la moltitudine e le ovazioni ad accreditarlo per vero, ma forse più il contrario; né - per i tempi che corrono - potrebbe essere diversamente.
La Luce che rischiara la caverna terrena filtra attraverso uno spiraglio sottile e, per cominciare, bisogna farsela bastare; serviranno anche le candele, ma non potranno mai sostituirla.
La nemesi
-gram- |
sostantivo femminile
| -testo- | Personificazione della giustizia, in quanto garante di misura e di equilibrio spec. politico-sociale, e come tale divinizzata nell'antichità classica; modernamente intesa come fatale punitrice della tirannide e dell'egocentrismo attraverso le alterne vicende della storia (n. storica); com., vendetta.
| -etim- | Dal greco Némesis, nome della dea della giustizia, derivato di némo `distribuire'.
| (c)1990, Casa Ed. F. Le Monnier S.p.A., Firenze
|
La vendetta è concetto tipico dell´ego umano, come lo è l´ira: non esiste ira di DIO, né ira presso DIO, per come si cerca di propinarla in una visione umanizzata ad hoc e cioè vendicativa, ma solo il compimento di Leggi della Creazione – ad essa Creazione intrinseche – basate e garanti del più assoluto equilibrio e dell´armonia totale e definitiva.
In tale senso, ira è da intendersi la reazione [uguale e contraria] di un equilibrio troppo a lungo ed ampiamente o profondamente compresso e violato. Riesci ad immaginare un´espressione di "ira" altrettanto forte quanto quella derivante da un'esplosione nucleare?
Un concetto, quello stesso di DIO, invero inarrivabile, incontenibile ed inesplicabile in qualsivoglia area del pensiero umano, nonostante i binari, materializzati da tutte le chiese e dai loro concilii.
Non sostituibile da alcuna forma di immaginazione più o meno personalistica (non di rado morbosa); ma avvicinabile soltanto attraverso la percezione serena e profonda delle sue molteplici manifestazioni nell´ambito della Creazione, di cui siamo parti operanti; o nel contatto spirituale più elevato, dai pochi che ne hanno conseguito (nei secoli) la possibilità, secondo le [n]orme indicate dalla “coscienza di Cristo”, che ognuno è destinato a realizzare comunque lo si chiami, al di sopra di qualunque razza o civiltà, terrestre o meno che sia.
Una percezione che non richiede, anzi esclude qualunque forma di indottrinamento, intellettualistico e non sostitutivo ma anzi negatòrio della natura superiore indipendente ed universale dello spirito; e che per lo più è volto a monopolizzare per poter condizionare ed imprigionare e sottomettere…
Fintanto che le concezione della divinità è ristretta e mantenuta nella sfera emozionale dell´ego, la sua percezione sottostà al colore locale di lingua e cultura, focalizzata più o meno correttamente nella religiosità istituita dalla Guida che la storia ha assegnato a determinata razza. Così, acquista persino un senso passare da una religione all´altra, come se si potesse scegliere di cambiar Dio al pari della propria abitazione!
Ma, non appena si accede in modalità elevata al contatto, all´esperienza diretta della Forza o Intento, anima della vita nel cosmo, diviene chiaro che la sua Fonte non può essere che UNA per tutti, al di là di qualsiasi distinzione e denominazione, e che anzi non Le/Gli si può attribuire alcun NOME, colore o icona, destinati tutt´al più ai Maestri incarnatisi per indicarci la Via.
Nel migliore dei casi (ossia in assenza di volontà dominante), è solo la mancata co[no]scenza diretta dei piani superiori che fa scattare la molla sostitutiva della dottrina fondata sull´esegesi (benché le scritture vengano contestate, a qualcosa bisognava attaccarsi), spesso sconfinante in presunta o falsa escatologia. Dalla serie sterminata e contraddittoria di avocazioni esclusive e regolamentazioni prestabilite da una casta, deriva l´ubbidienza dell´uomo all´uomo (che ne trae vantaggio), non la maggior percezione di DIO, ovunque Esso si collochi.
e se non bastasse…
andate a scorrere, se avete tempo e voglia, la vera storia documentata dei Testimoni di Geova, per scoprire come hanno alterato le scritture - oltre ad una telenovela di #finidelmondo previste a vuoto - per far quadrare i loro conti di cassa per più di un secolo (e quanto hanno quadrato!); e come condannano la vita di chi tra loro capisce o anche solo dubita e se ne discosta: vera mafia in nome di Dio, basata sul più torbido egocentrismo, (come se il Creatore esortasse a dividere tra loro i famigliari, e fratello da fratello) quale esempio parallelo al grande abuso della Chiesa nella storia.
Il Dr. J.R. Mantey eminente esperto di Greco, definisce la loro Bibbia una"traduzione scandalosa… ingannevole, distorta in molti passi che parlano della divinità di Cristo; obsoleta e scorretta" tanto per attenerci al confine della lingua.
Eppure vige la credulità di chi spera ancora di rimanere in carne e ossa in eterno, rinunciando così alla sola possibilità che ha, di scoprire la propria reale eternità (senza mai interrogarsi sulla sorte dei bambini, se e perché e fin quando dovrebbero crescere, ma non invecchiare; o dove andranno tutti quei morti, resuscitati per sempre; insomma, se mai vi fosse qualche controindicazione…).
Cambia l´orchestra, ma la partitura è la solita, al punto da lasciar intravvedere una nuova alleanza (che l´unione faccia la forza? certo, del NWO che non può combatterli tutti; e d´altra parte il direttivo della ‘Torre Di Guardia’ sa che contare su questa finedelmondo, se arriva, non sarà di sicuro la loro carta vincente). Così, eccoli novelli paladini (dovrei dire mercenari, dato che il NWO non è roba loro), già specializzati nella molto redditizia ed implacabile tecnica di vendita porta-a-porta, anzi emancipati al volantinaggio: cosa non si farebbe per la salvezza del prossimo!
|